Sensazioni contrastanti per questo mezzo. Diciamo che è un voglio ma non posso.
E' potenzialmente fatto molto bene, la cordina, tanti pezzi, ben dettagliati ma, spesso, un po' superficiali. Non ho lesinato sullo stucco e tante parti non erano perfette.
Purtroppo l'effetto COVID, ovvero la lontananza dai miei attrezzi, ha fatto si che il German Gray (spruzzato con bomboletta Tamiya), laddove andava ritoccato (con colore Italeri), rendesse le cose estremamente imprecise e fastidiose.
Tutto sommato il risultato raggiunto è molto piacevole, mi piacerebbe pero ricostruirlo in pace e con un po' di tempo dedicato.
Modello di debutto del nuovo assetto dell'area modellismo. Ha avuto un intoppo nella pittura che ne ha rallentato la finalizzazione ma tutto sommato sono contento del risultato ottenuto.
Ho scelto questa livrea perchè volevo "pompare" un po' l'invecchiamento e avevo molti prodotti adatti per la lavorazione sul PanzerGrey. C'è ancora molto da lavorare ma sono soddisfatto per quanto riguarda la pittura e parzialmente l'invecchiamento.
Il modello di per se è tutt'altro che complesso e soprattutto è molto veloce da costruire. Le imprecisioni, soprattutto nella zona del cruscotto, sono marginali ma presenti.
Bello. Lungo. Difficile. Non chiarissime le istruzioni. Ma risultato davvero soddisfacente.
Acquistato su Amazon per diversi motivi... Il primo... mi piaceva. Il secondo... è credo il secondo cingolato che faccio... e io ho una passione per i cingolati... e anche per le ambulanze. Terzo l'ucraina ICM è una marca che non ho ancora inquadrato bene e che avrei voluto avere di nuovo sul mio "banco" di prova.
Il modello è molto bello e dettagliato anche in alcune parti interne poco visibili tipo il motore. Nessun pezzo speciale ma è costruibile in 3 tronconi. Scocca, cabina e cassone.
Devo ammettere di essere soddisfatto del mio lavoro (nonostante si sia rivelato molto lungo e "faticoso"). Il risultato è più che soddisfacente nonostante alcuni miei errori (smarrimento di una maniglia, rottura della targa, utilizzo del rubber black della Italeri per le gomme e le ruote dei cingoli, troppo simile al German Gray del mezzo...) e alcuni oggettivi problemi/difficoltà del kit (cingoli delicatissimi, alcuni passaggi delle istruzioni poco chiari, decal non all'altezza del resto del mezzo, alcuni "attacchi" dello sprout oggettivamente messi in posizioni troppo delicate per non provocare danni in fase di stacco...).
A livello tecnico mi sono divertito a fornire il cassone ambulanza di "tendine", ho dipinto la croce rossa sul cofano (un filo storta) e non ho ritenuto di dover "invecchiare" il mezzo perchè l'effetto dei layer in fase di verniciatura mi sembrava rendere già abbastanza bene l'invecchiamento del mezzo.
Difficoltà medio/alta.
PRO
CONTRO
So che i contro sono molto di più, ma non mi sento comunque di bocciare questo modello.
UN PO' DI STORIA
Maultier (in tedesco: mulo) è la denominazione data ad una serie di autocarri semicingolati tedeschi impiegati durante la seconda guerra mondiale, derivati da diversi modelli di autocarri ruotati Opel, Mercedes-Benz, Alfa Romeo e Ford. L'identificativo militare in seno a Wehrmacht e SS era Sonderkraftfahrzeug 4
Durante il terribile inverno del 1941-42 l'esercito tedesco si rese conto che i suoi mezzi logistici erano inadeguati nelle terribili condizioni di guerra sul fronte sovietico, con fango e gelo che stringevano in una morsa tutto quello che si muoveva. Per non restare del tutto bloccati, erano necessari i semicingolati, ma utilizzare questi mezzi come trasporto piuttosto che come portarmi e truppa non era certo un modo per aumentare l'aggressività delle forze terrestri tedesche.
Allora venne presa la decisione di unire due debolezze in una forza. I carri leggeri Panzer II erano oramai necessariamente da ritirare data la loro efficacia pressoché nulla. La loro struttura cingolata era però molto funzionale, con una cingolatura su 4 rulli di sostegno con sospensioni a molla in 2 carrelli, ruota motrice anteriore e di rinvio posteriore; non vi erano rulli di rinvio.
Gli autocarri Opel e Daimler-Benz erano ottimi veicoli da trasporto, ma con mobilità relativamente ridotta, essendo per lo più 4×2. Allora venne sostituito l'assale posteriore degli autocarri con il treno del carro leggero, tanto da dare l'impressione di essere autocarri con un carro leggero "sotto". La modifica si dimostrò efficace e economica.
Il nome Maultier significa "mulo" in tedesco, ed era per l'appunto adeguato, sia per le fatiche che l'aspettavano che per la sua origine, carro e autocarro insieme. I mezzi ottenuti negli stabilimenti Opel, specie con gli Opel typ S, vennero usati sia come mezzi logistici, ma anche come porta arma, muniti di mitragliere, e veicoli da combattimento blindati, come il Sd.Kfz. 4;
Ahi ahi ahi Zvezda... non un grande modello in termini di stampi e istruzioni... buone le decal (3) ma ho trovato troppi problemi, incongruenze tra istruzioni e pezzi disponibili, dimensioni che non coincidevano, bave e bavette varie...
Dal punto di vista della lavorazione mia discreta, pubblico la vettura con le foto "pulite" anche se è mia intenzione continuare a lavorare sul modello per invecchiarlo un po'.
E' il primo modello "invernale" che faccio, ed è anche la prima volta che le decal, finalmente, si adeguano perfettamente alla superficie (vedi l'1 sul retro della torretta).
Come applicazione dei colori ho dato prima un primer bianco, poi ho passato del Nato black nelle parti ombreggiate e infine ho rifinito tutto con un velo di bianco.
Seguiranno altre foto.
Ritorno all'1 72 così, tanto per...
Niente male il modello, venuto bene, dipinto con i colori della DAK, anche se le insegne sono inglesi.
Unico problema le decal sulla superficie del cassone che non restano bene incollate.